Articolo 21 della Costituzione Italiana

Articolo 21 della Costituzione Italiana:
"TUTTI HANNO DIRITTO DI MANIFESTARE LIBERAMENTE IL PROPRIO PENSIERO CON LA PAROLA, CON LO SCRITTO E OGNI ALTRO MEZZO DI DIFFUSIONE. LA STAMPA NON PUO' ESSERE SOGGETTA AD AUTORIZZAZIONI O CENSURE"

domenica 11 ottobre 2009

SCHOOL GARDEN - Alla c.a. Prof. Enio Cerè Preside Istituto comprensivo di Minerbio

In riferimento al progetto SCHOOL GARDEN (orti scolastici), pubblichiamo una lettera scritta e spedita al preside Cerè, da una mamma attivissima, che ha a cuore il futuro di suo figlio e di tutti i bambini che frequentano la stessa scuola. Il suo intento è quello di sensibilizzare maggiormente attraverso proposte costruttive l'educazione ambientale dei bambini, partendo proprio dalla scuola. Complimenti per la tua iniziativa e speriamo che ben presto si possano unire al nostro progetto tante altre famiglie.

ORA ASPETTIAMO UNA RISPOSTA !!!

Minerbio, 02/10/2009

Alla c.a. Prof. Enio Cerè
Preside Istituto comprensivo
di Minerbio

c.c. consegnate a mano
alla c.a. Sigg.re Mestre
Monica e Mirella
classe elementare 2° B
Scuola di Minerbio


OGGETTO: proposta per progetto sperimentale di un “Orto Didattico”.


Gentilissimo Prof. Enio Cerè,

mi chiamo Michela Rimessi, sono stata Sua alunna tra il 1986 ed il 1987 nella sezione C delle scuole medie di Minerbio, attualmente mio figlio frequenta la primaria nell’istituto da Lei diretto; conservo di Lei un bel ricordo di persona disposta all’ascolto ed oggi ho deciso di scriverLe per illustrarLe un’idea che è scaturita da alcuni genitori della classe 2° B della Scuola elementare.

La recente esperienza didattica, inerente la trasformazione dell’uva in vino vissuta dalla classe, ha entusiasmato i bambini e ne è nata l’ipotesi di istituire, anche in via sperimentale con un progetto pilota per la sola classe 2° B, un cosiddetto “Orto Didattico”.
A nostro modo di vedere, sarebbe un’opportunità che permetterebbe ai bambini di sviluppare abilità manuali e conoscenze esperienziali, stimolando in loro, attraverso la preparazione del terreno, l’impegno del lavoro e l’attesa della maturazione, la consapevolezza che il prodotto finale è frutto di tempo, di pazienza e di competenza, consapevolezza che riteniamo fondamentale per bambini quotidianamente raggiunti da stimoli di tipo virtuale.

Il progetto potrebbe essere realizzato nell’area antistante la Scuola che oggi è polvere e che potrebbe, in questo modo, essere riqualificata.
Le fasi progettuali sarebbero: a)momento formativo per insegnanti e tecnici del comune; b)attivazione del percorso di progettazione partecipata da parte della scuola con gli alunni e i genitori; c)laboratori nelle classi legati allo studio e alla conoscenza dello spazio verde a disposizione; d)fase pratica legata alla realizzazione dell’orto (di qui il coinvolgimento di tecnici comunali, gli insegnanti, i genitori e i bambini); e) manutenzione del giardino svolta, per esempio da un gruppo di genitori coordinati da un’insegnante.
All’interno del progetto si potrebbe attivare in un angolino della Scuola, un kit per il compostaggio, acquistabile con una cifra minima, per la produzione di humus. Si potrebbe anche creare una cooperazione nonni-genitori, che permetta ai volontari di prendersi cura dell’orto in modo continuativo, mantenendolo attivo tutto l’anno. Si potrebbero raccogliere ed archiviare materiale come storie, favole, ricette, proverbi, consigli, ricordi, tutto attorno all’orto.
Si potrebbe attivare una collaborazione con l’associazione di custodi di semi “Civiltà Contadina” (www.civiltacontadina.it) che appoggia e sostiene attivamente la pratica degli orti scolatici, offrendo consulenze professionali, corsi di formazione e di strumentazioni idonee per questo lavoro. In cambio chiedono che siano adottate nell’orto della scuola una o più varietà in via di estinzione e che sia tenuto un diario/archivio dei lavori e di ritrovamenti di varietà antiche.
Abbiamo, inoltre, stabilito un primo contatto informativo con la Rete Italiana delle scuole di Ecologia all’aperto (RISEA) che ha come obiettivo la diffusione nelle scuole del progetto “Orti di pace, sentieri di biodiversità, contadini custodi”.
Dal punto di vista normativo tutto ciò sarebbe possibile, inserendo l’orto tra le attività didattiche previste nel cosiddetto piano dell’offerta formativa (POF), se in ritardo, per il prossimo anno.

Resto in attesa di un Suo parere e quello selle Sigg.re Maestre a riguardo di questa nostra proposta. Ringrazio per il tempo dedicatoci e saluto cordialmente.


Michela Rimessi

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Grazie all'attivismo di Michela ci sarebbe già un partner :

Vi inoltro la risporta del Presidente dell'associazione di Civiltà contadina, custodi di semi, pronti a supportare il progetto orto didattico.
Manca solo il nulla osta del Preside......


Inoltro anche a tutto il consiglio direttivo.
Innanzitutto complimenti per la sua iniziativa che l'associazione è sicuramente disponibile a sostenere. Le faccio presente solo che siamo ancora in pessimi rapporti con Zavalloni, quelli di risea, e quindi se loro fossero nel progetto il nostro sostegno cadrebbe di conseguenza perché non siamo disponibili a collaborare anche con loro.
Per la sostanza del progetto quasi tutto è condivisibile da parte nostra, ma perché il progetto funzioni occorre che nella scuola nel progetto ci si creda e che diventi parte integrante del programma scolastico. Abbiamo già visto molti progetti nati, sviluppati benissimo e morti al solo cambio del direttore didattico.
Cordiali saluti
Alberto Olivucci
Presidente di Civiltà Contadina

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