Articolo 21 della Costituzione Italiana

Articolo 21 della Costituzione Italiana:
"TUTTI HANNO DIRITTO DI MANIFESTARE LIBERAMENTE IL PROPRIO PENSIERO CON LA PAROLA, CON LO SCRITTO E OGNI ALTRO MEZZO DI DIFFUSIONE. LA STAMPA NON PUO' ESSERE SOGGETTA AD AUTORIZZAZIONI O CENSURE"

domenica 18 ottobre 2009

NON CAPISCO IL PERCHE’ . . .


Non riesco a capire il perché non si riesca ad organizzare una raccolta differenziata fatta come si deve.
Magari porta a porta come in Germania (LINK1 - LINK2) dove con questo metodo sono riusciti quasi a dimezzare la produzione pro capite di rifiuti. (Mentre in Italia è quasi raddoppiata!)
Non riesco a capire perché si faccia qui da noi una raccolta differenziata fasulla con campane per vetro, plastica e carta sparsi qua e là, spacciandola come una iniziativa seria.
A Roma ad esempio già dal 2008 sono riusciti ad organizzare una raccolta differenziata porta a porta, coinvolgendo più di 25 mila famiglie, spronandole a differenziare i loro rifiuti con uno sconto sulla bolletta del rusco fino a 50 €.
Non riesco a capire perché non si riesca ad organizzare una iniziativa del genere che possa coinvolgere anche la scuola come accade ad esempio a Bologna nell’istituto Rosa Luxemburg.

Il prossimo anno potrebbe esserci il problema di non avere abbastanza soldi per poter fare il tempo pieno per la terza classe elementare.
Beh! Se questo è il problema cerchiamo di risolverlo. Cerchiamo di diventare un po’ imprenditori di noi stessi, o meglio per i nostri figli, sperando, anzi spingendo quasi costringendo le istituzioni a seguirci e ad aiutarci.
Provando ad esempio a fare una raccolta differenziata scolastica , contattando qualche imprenditore interessato al riciclaggio dei rifiuti, cercando inoltre di coinvolgere famiglie e negozianti per provare ad aumentare così il quantitativo di rifiuti e rendere più interessante il progetto anche, appunto, per un imprenditore del settore, che stimolato dalla nostra iniziativa possa così corrisponderci un quantitativo in denaro per il lavoro da noi fatto al posto suo (differenziare appunto).
Soldi che sarebbero destinati alla scuola.
Non capisco perché progetti del genere, già in uso in altre regioni e in altre scuole, non vengano pensati e realizzati da coloro che ricoprono cariche istituzionali, come ad esempio il nostro sindaco Minganti o il nostro preside Cerè.

Un caso lampante di chi fa da se fa per tre, e che volere è potere, è l’esempio del preside di quella scuola di Brindisi che per far fronte alla crisi economica è riuscito ad organizzare una distribuzione di libri usati a tutti gli studenti della sua scuola senza così far spendere un € ai genitori. Facendo inoltre scrivere gli aggiornamenti didattici agli stessi insegnanti e con una semplice fotocopiatrice, è riuscito a fornire a tutti i suoi studenti il libro di questo anno aggiornato e rilegato.

Non capisco perché le nostre istituzioni non si facciano realmente carico dei nostri problemi, aspettando anzi che qualcuno li risolva al posto loro, aspettando la manna dal cielo, e se nessuno provvederà, bhe la colpa sarà del solito governo di turno, o della crisi economica...!

Christian B.

1 commento:

  1. La risposta ai quesiti di questo post è insita nel corpo stesso della domanda.
    Come mai..?
    Perché…?
    Evidentemente, se il Sindaco non ritiene abbastanza interessante seguire l’esempio di altri e più illuminati Comuni, è perché non trova che gli argomenti in questione, siano prioritari e importanti.
    Forse il primo cittadino ritiene che sia più proficuo, agli effetti di una miglior evidenza pubblicitaria per la sua carriera politica, propagandare attraverso Prometeo il rifacimento del ‘salotto buono’.
    Forse sarebbe troppo impegnativo occuparsi di problematiche di questo tipo, anche se darebbero grande beneficio alla popolazione, all’ambiente in cui viviamo, alle nostre tasche, e alle nostre coscienze.
    Già…le nostre coscienze…
    Di certo, possiamo solo dire che tutto quello che non viene fatto nella direzione di una equilibrata politica ecologica, può essere considerato come una colpevole negligenza, che peserà come un macigno alle prossime elezioni.
    Noi, altrettanto certamente, saremo qui a ricordarlo…
    Dissenso

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