Articolo 21 della Costituzione Italiana

Articolo 21 della Costituzione Italiana:
"TUTTI HANNO DIRITTO DI MANIFESTARE LIBERAMENTE IL PROPRIO PENSIERO CON LA PAROLA, CON LO SCRITTO E OGNI ALTRO MEZZO DI DIFFUSIONE. LA STAMPA NON PUO' ESSERE SOGGETTA AD AUTORIZZAZIONI O CENSURE"

mercoledì 17 novembre 2010

BARRIERE ARCHITETTONICHE A MINERBIO

OVVERO : L'ISOLA FELICE DEL SINDACO MINGANTI...
Ecco di seguito le foto di una parte delle innumerevoli barriere architettoniche di cui il Sindaco Lorenzo Minganti cerca di negare l'esistenza !
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BARRIERA N° 1 - Via Garibaldi angolo Via Canaletto (accesso ad attraversamento pedonale).
C’è un unico varco molto stretto, che impedisce il passaggio di una carrozzella.
L’unica alternativa per accedere al passaggio che dà su via Don Casaroli, è arrivarci stando sulla strada, in un punto di passaggio molto pericoloso in cui transitano i camion che vanno in direzione Baricella.
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BARRIERA N° 2 - Marciapiedi davanti a Vanni frutta e verdura (pieno di buche e di depressioni).
Lungo questo tragitto pedonale c’è la fermata dell’autobus e il negozio Trillo, oltre che ad essere l'unico percorso per andare verso Via Canaletto (dall’altra parte della strada non esiste neppure il marciapiedi, come già segnalato a più riprese).
Tale itinerario è impraticabile per chi debba fruirne in carrozzella.
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BARRIERA N° 3 - Il marciapiede, da Via Canaletto fino al tratto prospiciente la Scuola Guida su Via Garibaldi, e fino alle strisce pedonali, è impraticabile, pieno di buche, e impossibile da percorrere per un disabile in carrozzella.
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BARRIERA N° 4 - Il tratto precedentemente descritto termina con l’intersezione con vicolo Stradone, da cui inizia l’attraversamento pedonale per recarsi al lato opposto della strada, e una volta arrivati dall’altra parte iniziano anche le striscie perdonali per attraversare la via principale in direzione Tabaccheria Lulù.

Non è però possibile attraversare perché c’è uno scalino che separa la strada dalle strisce, per cui il disabile deve girarsi e tornare sulla strada appena percorsa, rimanere sulla stessa, in curva, e girare a destra per avvicinarsi alle “zebre”, dove può finalmente attraversare.
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BARRIERA N° 5 - All’altro lato della strada non c’è alcuna rampa che consenta di accedere al negozio, a cui ci si può avvicinare solamente tornando sulla strada dove però c’è la fermata dell’autobus e le auto parcheggiate.

Le uniche due rampe esistenti sono un pò prima, in un tratto che è delimitato dalla dicitura “proprietà privata”.
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BARRIERA N° 6 - A lato della Tabaccheria c’è l’accesso alla Chiesa, ma è costituito da un gradino, oltreppassato il quale ci si trova davanti ad un ciottolato impraticabile per una carrozzella, specialmente se elettrica.

Oltretutto davanti al portone della Chiesa è presente uno scivolo, ma per arrivarci ad esempio dalle strisce pedonali poco distanti, sempre di fronte al portone, ci sono due scalini impraticabili e, naturalmente, il famigerato ciottolato.

Lo scivolo davanti al portone sembra quindi un monumento alla stupidità, un paradosso all’italiana!
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BARRIERA N° 7 - All’altro lato della strada, nel caso che il disabile rinunci giocoforza ad accedere alla Chiesa, c’è il portico e il bar, ma anche in questo caso al termine delle strisce pedonali c’è un gradino insormontabile.
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BARRIERA N° 8 - Abbiamo fotografato anche un tornello in Via de Gasperi (che immette in Via Garibaldi )
Il disabile in carrozella che giunga a questo punto del suo percorso, deve per forza tornare indietro.
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BARRIERA N° 9 - L’accesso al Comune rappresenta l’ostacolo più ecclatante e la barriera più significativa di questa Amministrazione.

Un pesante portone di accesso sbarra la strada a chi debba entrare in carrozzella.

Non c’è infatti alcun segnalatore di presenza che possa automatizzare l’apertura del portone, ed è quindi necessario che qualcuno sia lì presente ad aprirla in vece di chi, in carrozzella, non riesca a farlo.
Nel caso non ci sia alcuna presenza in quel momento, il disabile deve aspettare e sperare che arrivi
Qualcuno in suo soccorso.

Una volta all’interno, se il disabile volesse poi uscire dalla parte posteriore per recarsi all’Ufficio Tecnico, non potrebbe farlo perché anche in questo caso c’è una doppia barriera : un pesante portone e degli scalini.
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BARRIERA N° 10 - All’uscita dal Comune, di fronte al portone sotto al portico si individua l’attraversamento pedonale, ma un enorme scalino si erge a vera e propria barriera.

Qui occorre una riflessione, indotta dalle affermazioni gravissime che il Primo Cittadino si è sbilanciato a dire a proposito proprio di tale gradino.
Secondo il Suo personalissimo modo di vedere, questa barriera insormontabile non sarebbe in realtà, appunto, una barriera, in quanto il disabile in carrozzella non deve passare di lì, ma recarsi verso un passo carraio situato più oltre.

Per lui infatti, Lorenzo Minganti ha previsto un altro percorso che lo veda., appunto recarsi più avanti, immettersi nella strada pubblica (mentre veicolano le vetture, i camion, l’autobus) e percorrere contromano il percorso che lo porterebbe alle strisce pedonali.
Vale a dire quindi che il disabile non ha le stesse possibilità che ha lui o che abbiamo noi, ma è confinato in un percorso obbligatorio (e pericoloso) che gli preclude il diritto sancito dalla Costituzione a veicolare liberamente.

Esempio ecclatante di come l’Amministrazione abbia a cuore tale problema.
Comunque, dall’altra parte della strada lo scivolo c’è, quindi l’argomentazione del Sindaco è pretestuosa e ferruginosa.
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BARRIERA N° 11 - Un altro attraversamento pedonale, al termine, è caratterizzato dalla presenza di un alto scalino (alto anche per normodotati) ed è quello che dal portico di Via Garibaldi permette di oltrepassare la via principale per accedere all’altro lato, di fronte al Bar La Rocca.

Mi si dirà forse che a lato c’è però uno scivolo che è quello di accesso ad una proprietà privata, ma questa obiezione renderebbe palese un riscontro di indolenza e di menefreghismo.

Gli operatori della pubblica amministrazione hanno l’obbligo e il dovere di abbattere le barriere, soprattutto in occasione di attraversamenti pedonali, e non di trovare escamotage o alternative di comodo che li identificano come pigri e inattivi esecutori.

Il costo di uno scivolo è irrisorio se consideriamo che lo stesso Comune, che finora non ha provveduto a dotarne il territorio, ha poi speso 700.000,00 euro per una ciclabile non così impellentemente prioritaria.
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BARRIERA N° 12 - Piazza Cesare Battisti.
Sotto la Torre dell’orologio, monumento storico che dovrebbe essere tutelato per Legge, si arriva al paradosso...

In tale posizione il disabile è costretto a rimanere sulla strada a causa del restringimento dell’accesso, e si trova così immerso con la carrozzella in uno strato di guano di piccione esteso e sempre più concretamente insito nella realtà contestuale.
Da mesi abbiamo segnalato questa problematica, ma Lorenzo Minganti ha fatto spallucce, come sempre, fregandosene e lasciando che il degrado continuasse a imperversare.
Inoltre, all’inizio esiste una rampa, ma una volta arrivato in fondo il disabile si troverebbe bloccato : non c’è modo di scendere, e il marciapiede è troppo stretto per girarsi.
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BARRIERA N° 13 - All’angolo tra Via Falegnami e Via Largo Castello c’è un’altra barriera architettonica.
E’ da notare che dall’altra parte del portico lo scivolo c’è !
Se un disabile in carrozzella entra sotto al portico tramite l’apposita rampa, quando arriva al capo opposto deve tornare indietro perché non c’è l’altra rampa di uscita.
Ricordo a chi legge che il precedente Assessore all’Urbanistica era proprio Lorenzo Minganti !
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BARRIERA N° 14 - Via Conventino
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BARRIERA N° 15 - La condizione di abbandono del manto di asfalto che ricopre i marciapiedi rende impraticabile anche quei percorsi a cui si accede tramite rampe per disabili, creando così nuove barriere architettoniche, come nel caso del tratto pedonale vicino al Parco 2 Agosto 1980.
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BARRIERA N° 16 - Tornando indietro, ci siamo recati nella parte posteriore del Comune, dove trovano locazione l’Ufficio Tecnico e quello della Ragioneria.
Anche qui l’Amministrazione si distingue per il suo disinteresse e lo spregio nei confronti dei portatori di disabilità.
Infatti l’accesso è condizionato dal superamento di una coppia di scalini… non c’è traccia di scivoli o di rampe per disabili.
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BARRIERA N° 17 - Se un disabile proveniente dalla parte della Farmacia volesse immettersi nella piazza Cesare Battisti, dove c’è il moumento ai Caduti, non potrebbe farlo, poiché un gradino alto glielo impedirebbe.
Il disabile è costretto a fare il giro della piazza, solamente dal lato della Farmacia poiché l’altro è a senso unico, e ad entrare dalla parte che dà sulla via principale.
La strada che arriva dalla Farmacia è stretta e abbastanza trafficata, e ciò pone il disabile in carrozzella in una situazione di pericolo.
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BARRIERA N° 18 - “Cubo” pre-post Scuola – La struttura che ospita i bambini del periodo pre e post Scuola, è priva della necessaria rampa.
Ne esiste una, ma è ubicata sul retro, ed è infatti usata per l’uscita dell’orario scolastico.
Per il pre post Scuola è previsto questo ingresso-uscita, tutto a scalini...
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BARRIERA N° 19 - A lato dell’Hotel Nanni, sulla stradina posteriormente ad esso, il Sindaco ha pensato bene di far montare delle barriere che, nel Suo intento, dovrebbero dissuadere i motorini dall’attraversrlo a velocità eccessiva.
Peccato però che la struttura sia stata montata in maniera che anche una carrozzella elettrica non riesca a transitare facilmente dal varco predisposto dall’Amministrazione.
Questo particolare rappresenta un classico esempio e una dimostrazione di come il Sindaco abbia un atteggiamento di colpevole superficialità verso le problematiche che interessano le disabilità motorie.
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BARRIERA N° 20 - Abbiamo percorso tutto il perimetro dell’ex comparto Zagnoni, controllando tutta l’area, i marciapiedi, e gli accessi ai portici da cui ci si inoltra verso le abitazioni e le attività commerciali.
Abbiamo constatato che le rampe per disabili sono presenti solamente da un lato, e cioè dalla parte del nuovo Circolo Arci e del Centro per l’Impiego, come se ciò rappresentasse una vetrina per chi subdolamente finge di porsi come attento e vigile esecutore delle minoranze e dei più deboli.
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BARRIERA N° 21 - Sotto casa del Sindaco, all’angolo tra Via Costituzione e Via Nazioni Unite, parimenti, c’è una rampa di accesso, ma è l’unica esistente (stranamente) dal numero civico 2 fino al numero civico 28 che si trova molto lontano, alla confluenza con Via della Repubblica.
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BARRIERA N° 22 - Parco di Cà de Fabbri e ciclopedonale Puglisi.
Le foto si commentano da sole...
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BARRIERA N° 23 - Cà de Fabbri - Via Ferrarese.
Anche qui nessuna rampa !
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PER INCISO RICORDIAMO CHE :

Questa è solamente una parte delle tante barriere presenti sul territorio di cui il Sindaco, con la complicità dei suoi scribacchini di corte dei quotidiani locali, ha cercato di negare l’esistenza.

Noi del blog continueremo a vigilare e a proporre le Vostre segnalazioni, pubblicandole ogni volta, sperando che Lorenzo Minganti, vergognandosi della presenza di tutte queste realtà inizi finalmente ad occuparsene.

Ricordiamo anche che esistono precisi articoli di Legge che obbligano gli Amministratori pubblici a tenere conto di chi è costretto ad interpretare il non facile ruolo di disabile.
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E.B.
Christian B.
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