Articolo 21 della Costituzione Italiana

Articolo 21 della Costituzione Italiana:
"TUTTI HANNO DIRITTO DI MANIFESTARE LIBERAMENTE IL PROPRIO PENSIERO CON LA PAROLA, CON LO SCRITTO E OGNI ALTRO MEZZO DI DIFFUSIONE. LA STAMPA NON PUO' ESSERE SOGGETTA AD AUTORIZZAZIONI O CENSURE"

venerdì 25 marzo 2011

Depositate due risoluzioni per invitare i Comuni ad emettere ordinanze ad hoc

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Una risoluzione che impegni la Giunta regionale ad invitare ciascun Comune dell'Emilia-Romagna ad emettere un'ordinanza per un censimento approfondito sulla presenza di amianto.
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È quanto abbiamo presentato, in Regione, nei giorni scorsi: l'esempio è quello di San Lazzaro di Savena (Bo) dove, stando alle cifre della mappatura regionale, solo 2 erano i luoghi a rischio.
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In seguito all'ordinanza comunale del febbraio 2010, e al conseguente censimento, i siti erano diventati 121.
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Un caso emblematico che ci fa capire quanti luoghi siano potenzialmente a rischio nella regione, del tutto sconosciuti o ignorati. 
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Se tale enorme discrepanza potesse matematicamente applicarsi a tutto il nostro territorio, avremmo potenzialmente 45.000 (!) siti a rischio in Emilia-Romagna. 
                                                                                     
Non dobbiamo fare allarmismo, ma neanche nasconderci dietro ad un dito.
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In seguito ad una nostra interrogazione l'Assessore Carlo Lusenti ci ha risposto che "appare percorribile la proposta di ordinanza sindacale" come fatto dal Comune di San Lazzaro. 
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Ne siamo contenti, e speriamo quindi che la nostra risoluzione venga approvata in aula e produca velocemente i suoi effetti.
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L'ordinanza "di riferimento" prevede che tutti i proprietari di immobili auto-dichiarino le condizioni del proprio stabile e che si affidino, per l'eventuale rimozione, incapsulamento o sovracopertura a ditte specializzate, pena severe sanzioni economiche. 
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L'esecuzione dei lavori sarà poi sottoposta ad un controllo ulteriore.
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E' un sistema che mette la responsabilità civica del cittadino al centro del sistema di prevenzione della salute di tutti. 
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Crediamo che sia la maniera migliore per minimizzare i rischi connessi alla presenza di amianto sul nostro territorio.
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La seconda risoluzione chiede di fare un percorso analogo anche per gli edifici pubblici, studiando il sistema migliore per avere una risposta pari al 100%.





giovedì 17 marzo 2011

Addio SERGOV

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Sergio Govoni, in arte Sergov, è un «artista-artigiano» del legno, classe 1924.

Un nostro concittadino di cui essere fieri, un rappresentante eccellente del mondo artistico locale, che ha assunto a pieno titolo una caratura di livello internazionale.

La sua incommensurabile bravura lo colloca tra gli artisti di rilevanza universale, e la sua produzione di quadri intarsiati lo dimostra.

Purtroppo il destino, sotto forma di incidente della strada, ce lo ha portato via.

Il giorno 9 del mese di Febbraio l’artista è stato infatti investito da un autobus, in via Andrea Costa, Bologna, a due passi dal suo laboratorio, e le sue condizioni sono apparse subito gravi.

I medici gli hanno amputato le gambe, nel tentativo di salvargli la vita, ma dopo un effimero miglioramento, una crisi gli è stata fatale.
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Sergio Govoni è nato a Bologna il 29 aprile 1924 al n° 48 di via del Pratello, figlio di Augusta Vignoli e di Alfonso, valente artigiano ebanista.

Sergov è cresciuto nella bottega del padre ebanista, e in tale contesto aveva giocato fin da piccolo con quei riccioli di legno colorato che poi divennero la sua passione.

I tempi erano grami e la famiglia numerosa, pertanto era già previsto l’inserimento lavorativo nella bottega paterna, ma l’ultimo nato sentiva fortemente il richiamo della pittura.
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Il “buon senso”! paterno però faceva dire al signor Alfonso :

”Al pan sé, mò i culur no, e po’ arcordet che i pitur, ien di deboscia e di mort ed fam ! Et capé ?”.

Così il piccolo Sergio raccoglieva trucioli di diversi colori e ne faceva quadretti ; solo alle elementari “Avogli” riuscì a sfogare la sua passione per la pittura, incoraggiato dalla prof. Cervellati, che coniò per Lui lo pseudonimo di Sergov.

Per lavoro realizzava mobili, e per passione quadri (intarsiati), rappresentandovi le strade tipiche di Bologna, gli antichi mestieri, le nature morte.
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Un piccolo tesoro che Govoni negli anni passati aveva offerto al Comune di Bologna, ossia a sei sindaci che hanno governato la città.
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Incredibilmente non si trovò mai uno spazio per accoglierlo, e solo durante il mandato di Sergio Cofferati si era riusciti almeno a creare un museo virtuale, grazie anche al supporto di Cna e Ibc.

"La vita per me è una comica.

- aveva commentato quella volta -

Mi piacerebbe trasmettere questo sapere ai giovani e lasciare le mie opere alla città per far capire ai bambini di oggi cosa erano gli artigiani di un tempo.

Ho avuto studenti di ogni tipo, dai ragazzi che volevano imparare un mestiere al professore in pensione che arrivava a Bologna da Reggio Emilia.

Tutti affascinati dall'arte dell'intarsio
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Alla sua particolare figura era stato dedicato anche un documentario, "Sergov", prodotto dalla Carmont Picture, e accolto con curiosità dall'artista che aveva così riassunto la sua vita :
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"Fin da bambino mi chiedevo il perché di tutte le cose, oggi che sono vecchio non smetto di farlo e non mi bastano spiegazioni semplici ".
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Le sue opere sono il frutto di una grandissima passione per l’arte, per il legno, per l’intarsio, e le seguenti foto di alcuni dei suoi quadri, ci danno la dimensione della immensa caratura di questo nostro grande concittadino.
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Personalmente, lo conobbi circa trent'anni or sono, poichè ero appassionato di intarsi, e lo contattai per avere qualche chiarimento sulle tecniche da usare.
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Poi, fino ad oggi, pur continuando a seguire la sua produzione artistica, che tante emozioni mi ha regalato, non ci siamo più rivisti.
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Ho avuto però la fortuna di incontrarlo nuovamente, circa una decina di giorni prima che il destino ce lo portasse via, in centro, all'interno di un Istituto di Credito, e nell'attesa del proprio turno ci siamo intrattenuti in una piacevole conversazione.
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Il Maestro, già avanti con gli anni, era contento che lo avessi riconosciuto, e si era perfino emozionato.
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La sua affabilità e il suo modo di parlare mi hanno dato subito l'impressione di essere di fronte ad una persona estremamente gentile e disponibile, buona e sensibile, come del resto traspare da ogni sua opera, dal tocco delicato delle sue mani sugli intarsi, e dalle sue trasposizioni di attimi di vita sui quadri che ne riproducevano l'essenza.

E' stato veramente un dolore apprendere che aveva avuto un incidente, in seguito al quale poi, ha perso la vita.

Il Suo ricordo rimarrà sempre nel mio cuore, come persona, e come eccelso interprete dell'olimpo dei grandi artisti, a cui apparterrà in eterno.

Addio Sergov, grazie di tutto...
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mercoledì 16 marzo 2011

domenica 6 marzo 2011

GLI INDAGATI DEL PD

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Con questo post, voglio puntare il dito verso l’Amministrazione che ci guida a livello regionale, retta dal PD, alcuni dei cui dirigenti, a livello nazionale, hanno prodotto i seguenti risultati.
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Ho rivolto la mia attenzione proprio a loro, poiché sono proprio quelli a cui guardano i miei stessi concittadini, magari senza sapere le nefandezze che li contraddistinguono, e che li avvicinano allo stesso modus operandi di Berlusconi e del centro destra, in una corsa all’arraffo vergognosa e indegna.

Ho tratto dalla rete solamente alcuni degli articoli di stampa che riguardano il PD, e so già che ciò produrrà molto fastidio in chi vorrebbe chiudere tutti e due gli occhi per non vedere, come molti votanti della sinistra, o molti frequentatori delle sagre paesane del PD stesso.

Colgo l’occasione per rammentare a tutti, i costi che la politica produce su ognuno di noi, urlando a squarciagola che è ora di finirla con il protezionismo di parte :
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chi sbaglia deve pagare !
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Chi ruba deve essere punito !
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I corrotti devono essere arrestati !

Aggiungo che sarebbe ora di togliere loro quegli stipendi da favola che portano a casa tutti i mesi, e quelle infinite agevolazioni che li rendono simili a veri e propri nababbi.

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CRONACHE
28/1/2008
Camorra, indagato consigliere del PD

Napoli, blitz contro il clan Sanità. La Procura : è solo la prima puntata.Complessivamente ci sono 31 indagati, uno dei quali è il consigliere regionale Roberto Conte, già indagato nell’ambito di una inchiesta su irregolarità nell’assegnazione di appalti che ha portato di recente a 13 arresti.
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24ore - CRONACA - Crotone, 29 novembre 2008

'NDRANGHETA : CROTONE, SI DIMETTE CONSIGLIERE MERCURIO

Il consigliere comunale del Partito Democratico Giuseppe Mercurio ha rassegnato le dimissioni dalla carica. Mercurio e' coinvolto nell'indagine della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro denominata "Perseus", su presunti intrecci tra la criminalita' organizzata e la vita politica cittadina; l'esponente politico, che e' accusato di associazione mafiosa, sarebbe stato eletto al Consiglio comunale nella amministrative del 2006 grazie ai voti della cosca di Papanice retta da Leo Russelli e inoltre si sarebbe attivato per conto della stessa consorteria per l'approvazione del progetto per la costruzione del villaggio turistico Europaradiso, successivamente accantonato.
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«Avviso» al governatore Bassolino, sospetti dei pm su un assegno a Petrella, e servito a comprare una villa.
Un assegno di ottanta milioni emesso alcuni anni fa dal presidente al suo compagno di Partito ed ex parlamentare.

22 ottobre 2008

NAPOLI — L'ex deputato dei DS Pino Petrella avrebbe fatto da prestanome ad Antonio Bassolino per l'acquisto di una villa a Cortona, in provincia di Arezzo. Lo sospettano i pm Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo, che nelle scorse settimane hanno inviato al governatore un altro avviso di garanzia nell'ambito di uno stralcio dell'inchiesta sull'illecito smaltimento di rifiuti.

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PD e monnezza : indagato pure Bassolino.
Rifiuti, a Napoli in manette l'ex vice di Bertolaso.
Per l'ex Governatore accuse di associazione a delinquere e disastro ambientale.

28 gennaio 2011
Sull’inchiesta dei rifiuti a Napoli è indagato anche l’ex Presidente della Campania, Antonio Bassolino, sconfitto nelle regionali del 2010.
Nella stessa situazione dell’ex commissario per l’emergenza rifiuti ci sono anche l’ex assessore regionale Luigi Nocera e l’ex capo della segreteria politica di Bassolino, Gianfranco Nappi.
Oltre a loro, sono 35 gli indagati nel secondo filone della cosiddetta ‘Operazione rompiballe’.
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Mario Morcone. A Napoli il PD candida un indagato
3 marzo 2011 - (di Marco Lillo da il Fatto Quotidiano)

Dopo mesi di gestazione, un tentativo fallito di elezioni primarie, un corteggiamento respinto dal magistrato Raffaele Cantone, alla fine il Partito Democratico ha partorito il suo candidato a sindaco di Napoli : il prefetto Mario Morcone, attuale direttore dell’Agenzia nazionale dei beni confiscati alla mafia.
Morcone è un nome che i lettori del Fatto Quotidiano conoscono bene perché è il principale indagato - insieme al sottosegretario Gianni Letta - nell’inchiesta del pm Henry John Woodcock sull’assegnazione degli appalti per l’assistenza ai rifugiati, alla quale era dedicata la prima pagina del nostro giornale il 23 settembre 2009.

Il possibile candidato del centrosinistra è tuttora indagato con il numero due del governo di centro destra in quell’inchiesta (ora trasferita a Lagonegro, in provincia di Matera) per abuso d’ufficio, turbativa d’asta e truffa.

Per sostenere il prefetto il Partito Democratico e disposto a ingaggiare una lotta fratricida con l’Italia dei valori che invece ha messo in campo la figura di Luigi De Magistris.


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pugliadoggi - 05 ott 2009

… Intanto nel Partito Democratico ci sono 13 parlamentari che hanno avuto o hanno qualche problemino con la giustizia e stanno comodamente seduti lì.

Due per tutti, i pugliesi Massimo D’Alema e il suo fido braccio destro Nicola Latorre : il primo, Baffo di ferro, si è salvato dalla condanna per il reato di finanziamento illecito per la tangente del Re delle cliniche private pugliesi, Francesco Cavallari, soltanto per prescrizione ; il secondo si salverà dall’inchiesta dall’inchiesta sulla sacalata all’Unipol soltanto perché il Senato ha negato l’utilizzazione delle intercettazioni telefoniche che lo riguardano.
Ma c’è di più : Tedesco si è dimesso da Assessore, ma era già pronto per lui il paracadute di Palazzo Madama : è diventato senatore e così il numero dei democratici con qualche problemino giudiziario a carico diventa 14.
Si è dimesso ma è stato promosso….

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Toscana, bufera sul PD : indagato un assessore
Mercoledì 03 febbraio 2010

Altri guai per il PD. Almeno tredici persone indagate, tra cui l'assessore regionale alla Cultura Paolo Cocchi e il consigliere Gianluca Parrini. Nel mirino degli investigatori scambi di favori e di denaro tra politici e imprenditori. Cocchi rimette il mandato, Martini: "Vada avanti"

Firenze - Trema il PD in Toscana. Sono almeno 13 gli indagati nell'ambito dell’inchiesta della procura di Firenze per la quale stamani la polizia stradale ha svolto perquisizioni a Firenze e in provincia. Avvisi di garanzia sono stati notificati, tra gli altri, all’assessore regionale a Cultura, Turismo e Commercio Paolo Cocchi (PD) e al consigliere regionale Gianluca Parrini (PD).

Entrambi sono accusati di abusi di ufficio.

Fra gli altri indagati compaiono ex amministratori del Comune di Barberino del Mugello, un tecnico provinciale, un tecnico regionale, e imprenditori. Le accuse vanno dall’abuso di ufficio alla corruzione.

Nel mirino degli investigatori scambi di favori e di denaro tra politici e imprenditori in occasione di lottizzazioni che hanno riguardato il Comune di Barberino. L’assessore Cocchi in passato è stato sindaco di Barberino del Mugello.
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1 GIUGNO 2010
Piacenza, usava i soldi degli operai per sè: indagato ex segretario PD ed ex Cgil

Ex sindacalista della Cgil ed ex segretario provinciale del PD avrebbe ingannato per anni gli operai che avrebbe dovuto “assistere”:
Paolo Botti è indagato dalla Procura di Piacenza per appropriazione indebita aggravata.

La notizia dell’arresto ha provocato uno “scossone” all’interno del PD, anche perché avvenuto nella terra natia del segretario nazionale Pier Luigi Bersani.
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In Sicilia indagato per mafia Lombardo – L’imbarazzo del PD
Published on novembre 5, 2010 by Amministratore - Fonte : Matteo Bartocci – IL Manifesto

Sul New York Times di ieri la cronaca giudiziaria dall’Italia non riguardava gli scandali di Berlusconi, ma la retata di 48 mafiosi nell’inchiesta che coinvolge il governatore Raffaele Lombardo.

L’alleato siciliano del PD.

Lombardo e suo fratello Angelo, deputato nazionale dell’Mpa, sono indagati per concorso esterno in associazione mafiosa dallo scorso marzo, ma è stato reso noto ieri – contemporaneamente all’ordinanza in base alla quale sono stati disposti gli arresti dei mafiosi, in tutta Italia.

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L’università di Siena, feudo del PD : 200 milioni di buco e 27 indagati.

Il Fazioso 30 ottobre 2010
27 indagati, compresi l’attuale e il precedente rettore. I reati contestati vanno dal peculato alla truffa fino alla falsità ideologica. Il buco amministrativo è di oltre 200 milioni di euro.
Inoltre 4 avvisi di garanzia sono stati emessi in relazioni a presunte irregolarità nell’elezione dell’attuale rettore. Per rimborsi gonfiati sospeso anche un professore, membro del consiglio d’amministrazione.
Siamo all’Università di Siena dove nulla si muove senza l’assenso della sinistra e in particolare del PD che domina la città. Il precedente rettore Tosi sarebbe tra i massimi responsabili del buco di bilancio. E’ lo stesso Tosi da sempre nell’orbita della sinistra e che era tra i papabili a diventare ministro dell’Università dello scorso governo Prodi. E sempre qui in precedenza era stato rettore Luigi Berlinguer, già ministro dell’istruzione con la sinistra.

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Cinziagate, Delbono patteggia per il filone viaggi.

Il sabbionetano ex sindaco di Bologna ha concordato una pena di un anno, 7 mesi e 10 giorni. Ma non è finita qui: presto saranno in dirittura d'arrivo gli altri due filoni d'inchiesta
BOLOGNA. Condanna patteggiata ad un anno sette mesi e 10 giorni per l'ex sindaco di Bologna Flavio Delbono, mantovano di Sabbioneta, nel primo filone d'inchiesta del cosiddetto Cinzia-Gate, per l'uso illecito - secondo l'accusa - di denaro pubblico riguardante una decina di viaggi fatti quando era vicepresidente della Regione Emilia-Romagna.
Il Gup di Bologna Bruno Perla ha infatti accettato l'accordo di patteggiamento che era stato raggiunto a dicembre tra i legali dell'ex primo cittadino, avvocati Paolo Trombetti e Gaetano Insolera, e il Pm Morena Plazzi.

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Rimini : Il sindaco Ravaioli indagato per abuso d'ufficio
di Andrea Lattanzi pubblicato mercoledì 16 febbraio 2011

(da "Il Corriere di Romagna") Le indagini sul caso dell'ex scuola di via Montevecchi, trasformata in un centro sociale abusivo, coinvolgono il Sindaco di Rimini Alberto Ravaioli e un ingegnere del Comune.

Quest'ultimo sarebbe stato colui che ha autorizzato il pagamento delle bollette dell'acqua del Laboratorio Paz dicendo che si trattava di uno stabile utilizzato dal Comune per darà ospitalità agli extracomunitari.
Non era stato punito il Primo Cittadino riminese nonostante fosse accusato di furto aggravato di energia elettrica perpetrato tra il 2005 e il 2007 ai danni dell’Enel, ma ora rischia di essere rinviato a giudizio con l’accusa di abuso d’ufficio.

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2 ottobre 2009
EMILIA ROMAGNA
Truffa ricette, indagato il Sindaco di Rimini, Ravaioli.
Falso ideologico e concorso in truffa per primario oncologico “Infermi”.

BOLOGNA- Il sindaco di Rimini, Alberto Ravaioli, PD, è indagato nell'inchiesta "Farmamarket" dei Nas e della Procura di Bologna, che ha scoperto una maxi truffa ai danni del servizio sanitario nazionale per 1.200.000 euro attraverso un giro di ricette false per ottenere dall'Ausl di Bologna e di Ravenna (le due danneggiate) rimborsi non dovuti su costosissimi farmaci antitumorali prodotti dall'Italfarmaco.
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PD, indagato Granata : "Mi autosospendo da segretario cittadino

La Procura di Termini conclude le indagini sulle assunzioni Coinres e comunica che tra gli indagati, oltre ai già noti Raffaele Loddo e Riccardo Incagnone, ci sono anche gli ex presidenti Coinres Pino Fricano ed appunto Gianni Granata.

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PD nella tempesta giudiziaria : Loiero rinviato a giudizio.

Abuso d’ufficio. E’ questo il reato per il quale la Procura generale di Catanzaro ha chiesto la condanna per il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, indagato nel processo con rito abbreviato per l’inchiesta Why Not.

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Maxi-tangente sull’eolico, indagato Adamo, boss del PD calabrese.
L’ex parlamentare nonché ex vicepresidente e assessore della regione Calabria era stato rinviato a giudizio da De Magistris nell’inchiesta in cui è coinvolta anche l’IDV e in cui è stato tirato in ballo l’ex governatore Loiero.

La scandalosa gestione degli appalti pubblici assegnati a suon di maxi tangenti, e legati al grande business dell’eolico e delle energie alternative, non riguarda solo la Sardegna e non coinvolge soltanto il PDL.

In Calabria una analoga inchiesta sugli impianti eolici, avviata circa tre anni fa dall’ex Pubblico ministero (Pm) Luigi De Magistris, rischia di travolgere i massimi vertici del “centro.sinistra” a cominciare da PD e IDV.
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Caso Gesam, Giacomo Spissu condannato a un anno e dieci mesi di reclusione.
18 dicembre 2010
Sassari - Un anno e dieci mesi di reclusione, con la sospensione condizionale della pena, e 750 euro di multa. L'ex presidente del Consiglio regionale ed ex sindaco di Sassari Giacomo Spissu (ex Ds, oggi PD) è stato condannato questa mattina dal giudice del Tribunale Marina Capitta per truffa ai danni dello Stato al termine del processo sul caso Gesam, la società che gestisce l'impianto per la raccolta differenziata e il trattamento dei rifiuti a Truncu reale e che era finita nell'occhio del ciclone per un giro di finanziamenti pubblici che sarebbero stati ottenuti in maniera illecita.

I condannati sono in tutto sette, tra cui l'ex assessore comunale all'Ambiente Innocenzo Giannasi.
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L’elenco degli indagati, o dei condannati, o dei collusi, appartenenti al PD, sarebbe ancora molto lungo, per cui rimando a chi volesse approfondire, ad una ricerca in rete.

Quello che mi premeva sottolineare con questo post è già sufficientemente palese, e cioè che quotidianamente assistiamo ad una levata di scudi dei media e dei vari D’Alema, Bersani, Franceschini, sulle presunte attività illecite dei componenti del Governo, mentre, per contro, non c’è la medesima perseveranza nel puntare il dito verso i medesimi presunti reati commessi proprio da coloro che innescano queste campagne mediatiche.

La stampa, quotidianamente, insieme ad altri vari personaggi del PD, strepita sui casi giudiziari sia di Berlusconi che del centro destra, in un vero e proprio processo mediatico dagli esiti scontati.

Sarebbe però più corretto fare la stessa cosa, quotidianamente, e cioè seguire le varie vicissitudini giudiziarie che interessano moltissimi elementi di spicco del PD, e che sono invece spesso colpevolmente trascurate.

I personaggi che spesso applaudono alla sinistra come ad una panacea di tutti i mali dell’Italia, sprofondando in una erronea interpretazione del senso della giustizia, dovrebbero considerare che i loro beniamini si comportano allo stesso modo di coloro che indicano e additano al ludibrio delle folle.

I “cari” dirigenti del PD, usufruiscono di stipendi da favola, alla faccia del proletariato, così come di vitalizi che maturano dopo poco più di due anni di attività come onorevoli, di liquidazioni da mille e una notte, e di agevolazioni a non finire, come auto blu, badge di rimborso spese, ecc.

Perché coloro che vanno alla Festa dell’Unità come volontari, gratuitamente, accettano di servire coloro che, in barba al buon senso comune, incamerano mensilmente cifre che vanno dai 15.000 euro ai 30.000 euro ?

Costoro, sono dei parassiti, che stanno fagocitando le risorse che noi stessi gli mettiamo a disposizione !

Un operaio impiega più di un anno per guadagnare quello che costoro percepiscono in una sola mensilità di busta paga !

Le aziende chiudono a causa della crisi, e gli Italiani sono alla mercè di un Governo che non se ne occupa, ma anche l’opposizione è complice di questo stato di cose.

Il PD, a Bologna, aggirando la Legge sul finanziamento pubblico ai Partiti, ha incassato 1.306.201,52 euro il primo anno, e 6.500.000 euro dopo 5 anni, come rimborsi elettorali.

Si tratta dei soldi dei cittadini, che in questo modo vengono raggirati.

Il Partito di Bersani quindi vede la pagliuzza nell’occhio del Governo, senza però vedere la trave che si trova nel proprio occhio !

Tra le varie persone che, nel corso dell’anno, hanno lasciato commenti sul blog, ne spiccano alcune che svolgono un ruolo simile a quello che adottano gli sponsor a riguardo dei loro prodotti.

Per esempio, un certo C.(omissis), interpreta proprio lo stereotipo di chi ha permesso che i politici arrivassero a questo punto.

Costui, ad esempio, si è lanciato in invettive gratuite ed oltraggi, verso di noi, per il solo fatto di aver commemorato i martiri delle Foibe, e di aver presentato il simbolo della falce e martello insanguinato.

Personaggi come questo, sono da considerare correi di quei politici che ci offendono con le loro continue ruberie, poiché falsano la realtà, o tentano di farlo, in nome di una ideologia che, nonostante i gravi danni arrecati all’umanità, sopravvive parassitandoci ancora oggi.

Uno di questi mali, è il comunismo, sopito ma non scomparso, nascosto e pronto a mordere, come un serpente velenoso pronto ad affondare i suoi denti su chiunque ne venga a contatto.

Tutti questi politici, e non solo quelli di centro destra, costituiscono il substrato marcescente su cui poggia la classe politica italiana, corrotta fin dalle fondamenta, e spesso sorretta da personaggi come, appunto, S. C. (omissis), il velenoso commentatore del post sulle Foibe.

A lui, al PD, ai partiti politici italiani, e a tutti i disinformatori, va tutto il mio disprezzo.

I paesi arabi stanno ribellandosi alle angherie che per anni li hanno assoggettati.

E’ successo anche in Francia, nel 1789, quando deflagrò impietosa la Rivoluzione Francese.

In Italia siamo allo sbando : i giovani non hanno la minima sicurezza per poter organizzare un futuro che li veda interpreti della loro stessa vita, le aziende sopravvivono a stento, quando non chiudono, le tasse strangolano i lavoratori in proprio, così come le varie cartelle (inps, inail, gli anticipi iva, ecc), mentre nello stesso contesto sociale i politici si arricchiscono e prosperano, riscuotendo mensilmente cifre da capogiro.

Mi chiedo se tutto ciò un giorno avrà fine.

Mi chiedo se il popolo, giovani in testa, reagirà a questi soprusi, innescando un processo rinnovativo che possa decapitare gli attuali partiti dai loro leader, nessuno escluso, seguendo l’esempio dei popoli nord africani, a cui, tra l’altro, va il mio incondizionato appoggio.

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E.B.

mercoledì 2 marzo 2011

A S.LAZZARO RIMOSSI 24.000 METRI QUADRI DI AMIANTO

SINDACO PRENDI APPUNTI!!!

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Bologna, 2 mar. - Il piano di rimozione e messa in sicurezza dell'amianto, promosso dal Comune di San Lazzaro (Bologna), registra un nuovo risultato. Si tratta della rimozione di 24.186 metri quadrati, per un totale di 386.976 chilogrammi, di amianto dei 117 mila mq emersi dal censimento avviato nel 2010
Un'ulteriore dimostrazione della sensibilita' in questo campo manifestata dai cittadini che gia' avevano risposto all'ORDINANZA con 121 schede. Lo scorso anno sono stati presentati 54 progetti relativi allo smaltimento di manufatti contenenti amianto presenti sul territorio. E' dal 2009 che l'Amministrazione comunale e' impegnata a promuovere azioni per la rimozione e la messa in sicurezza di manufatti contenenti amianto. Tra queste il Comune ricorda l'esonero per i cittadini e le imprese dal pagamento dei diritti di segreteria, in caso di interventi finalizzati alla rimozione di manufatti, quello dagli oneri per l'occupazione di suolo pubblico in caso di cantieri allestiti per la rimozione di coperture in amianto o contenenti amianto, il censimento che ha portato ad una mappatura pressoche' completa degli edifici e da cui e' emerso che le situazioni piu' critiche dal punto di vista dello stato di conservazione del materiale, quelle cioe' in cui ci hanno segnalato uno stato di conservazione scadente o pessimo, ammontano al 26,1% (piu' di un quarto del totale).
"Un risultato importante, concreto e direttamente quantificabile- ha dichiarato l'assessore alla qualita' ambientale Giorgio Archetti- ottenuto anche a seguito dell'ordinanza emessa
Da quel momento abbiamo promosso una serie di azioni che ad oggi qualificano il Comune di San Lazzaro di Savena anche come punto di riferimento per le associazioni degli 'Esposti amianto'".
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CITTADINI DI MINERBIO. 
NON PREOCCUPATEVI DEL PERICOLO AMIANTO!
A MINERBIO NON ESISTE IL PROBLEMA!
PAROLA DI SINDACO!

TRAPPOLE PER TOPI IN SALA MENSA. L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE RISPONDE

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Il 17 febbraio l'AUSL di S.Giorgio di Piano mi aveva risposto che a seguito della mia segnalazione (trappole per topi in sala mensa) aveva fatto un sopralluogo nella scuola da me indicata ed aveva compilato una relazione puntualmente spedita al Sindaco di Minerbio.
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Ho chiesto quindi al Comune, tramite mail, di poter prendere visione della relazione per poter leggere quanto affermava l' AUSL.
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Incredibilmente il Comune mi ha risposto così:
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Incredibile!!!
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Io sono il padre del bambino che ha toccato (assieme ad altri bimbi) la trappola per topi ed il sacchettino di veleno Brocum.
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Io sono il genitore che ha scritto al preside Cerè per avere chiarimenti, il quale mi ha indirizzato al Comune (uff. Tecnico) per avere le risposte che cercavo, liquidandomi con estrema sufficienza e dicendomi praticamente, leggendo tra le righe, "ARRANGIATI"!
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Io sono il genitore che ha fatto la segnalazione all'AUSL, per far si che tale grave inconveniente non si ripetesse nuovamente e per tutelare la salute anche di altri bambini.
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Ora dovrei presentare una richiesta atti e pagare una somma che sarà quantificata al momento dell'istruttoria della pratica?!! 
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Ma scusate il Sindaco non dovrebbe essere la massima autorità sanitaria di un Comune? 
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Come tale non dovrebbe tutelare la salute di tutti i suoi cittadini?
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Non sarebbe un dovere del Sindaco, inviarmi la relazione dell' AUSL, visto e considerato che la segnalazione l'ho fatta io e quindi sono "la parte lesa"?
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Non si capisce il perchè di questa presa di posizione.
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Forse il fatto di essere un cittadino  politicamente ATTIVO, e scomodo,  lo ha portato a comportarsi in questa maniera, ostacolandomi e rallentando la mia ricerca di chiarezza ???
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Sindaco la relazione dell'AUSL ce l'ha sulla scrivania! 
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La scannerizzi e me la invii! 
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Ha bisogno dei mie soldi per far quadrare il bilancio? 
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E dire che qualche mese fa, fu Lei a spedirmi per mail un documento ufficiale (della provincia) sull'isola spartitraffico davanti alla scuola.
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Cos'è cambiato da allora?
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L'antipatia che ha nei miei confronti è aumentata così tanto?
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E la sua imparzialità di Sindaco verso tutti i cittadini, da Lei sempre e costantemente osannata e pontificata, dov'è finita?
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La relazione dell'AUSL immagino sia di qualche pagina, come è possibile non saper quantificare la cifra che vi serve per prenderla dalla scrivania del Sindaco e fotocopiarla o scannerizzarla per potermela consegnare di persona o spedirmela per mail?
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Se vi manca il tempo o i soldi vengo io a fotocopiarla! GRATIS!
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Come è possibile che non ci sia una tabella pubblica che indichi ai cittadini quanto siano questi costi?
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Come è possibile che per richiedere atti del genere sia necessario UN PAGAMENTO?
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Le tasse che paghiamo non vi bastano più?
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Chi di voi, eletti dal popolo, ha elucubrato una regola del genere!
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Vi siete impegnati! 
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Complimenti!
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Quante richieste atti, da privati cittadini, riceverete mai in un anno, da giustificare una TASSA, non ben quantificata, del genere?
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Tutto ciò è completamente assurdo ed incomprensibile oltre che anti-democratico, ma ormai ho fatto l'abitudine a questo vostro modo di fare.
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Farò sicuramente richiesta ATTI e vi pagherò la cifra che chiedete, contemporaneamente farò richiesta all'AUSL di San Giorgio.
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Confronterò tempi, costi (se ce ne sono) e qualità del servizio.
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Christian B.
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Questo post è stato spedito per mail anche al Sindaco e all' Urp del Comune.
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