Articolo 21 della Costituzione Italiana

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lunedì 19 dicembre 2011

INCENERITORI, HERA, E COMUNE DI MINERBIO

Già da tempo stiamo informando i lettori del blog in generale, e i nostri concittadini in particolare, sul pericolo rappresentato dagli inceneritori di Hera per la salute di noi tutti.

L'ambiguità che regna attorno a questo problema, rimarcata dalla ricerca di silenzi che ne addormentino l'attenzione, crea una sorta di disinformazione che permette ad Hera di continuare la sua politica attuale.

Bruciare i rifiuti, anziché differenziarli e riciclarli, è estremamente dannoso sia in termini di salute, che nei riguardi dell'ambiente in cui viviamo, ed alimenta un ciclo consumistico in tutti hanno qualcosa da perdere, tranne Hera.

E' di oggi la notizia apparsa sul quotidiano “L'Informazione” , di una decisa presa di posizione della Federazione regionale degli Ordini dei Medici sull'argomento.

Ripropongo di seguito il testo integrale dell'articolo :

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Ordine medici: inceneritori non sicuri per la salute

L’impatto sanitario degli “inceneritori dell’Emilia-Romagna è contenuto, ma non essendo nullo e data la presenza di altri fattori ambientali sulla popolazione”, la Federazione regionale degli Ordini dei Medici (Frer) esprime “alcune raccomandazioni ai decisori politici”, in particolare “l’adozione di politiche di gestione rifiuti che non creino ulteriore domanda di incenerimento”, ed “un approccio di precauzione a proposito della creazione di nuovi impianti”.

La Frer lo scrive oggi in una nota, dopo essersi riunita il 14 dicembre per valutare gli esiti dello studio Moniter – avviato dalla Regione nel 2007 per misurare gli effetti delle emissioni degli inceneritori sull’ambiente e sulla salute -, resi pubblici il 2 dicembre in una presentazione non priva di polemiche, con accuse alla Regione di minimizzare i risultati, respinte decisamente dall’assessore alla sanità.

I risultati a lungo termine emersi dallo studio Moniter, scrive la Frer, “sono complessivamente rassicuranti.”

Possibile eccezione è la stima di incidenza dei linfomi non Hodgkin a Modena”, tuttavia “non possono essere invece sottovalutati i risultati delle analisi relative agli effetti a breve termine sulle gravidanze”.

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Si evince quindi che nonostante i tentativi di minimizzare la gravità del problema da parte della Regione Emilia Romagna, esiste un reale motivo di preoccupazione, che sconsiglia Hera di proseguire su questo percorso.

Gli altri studi di eminenti scienziati, da noi presentati nei post precedenti, uniti a questo, assumono rilevanza particolare, e ci inducono a perseverare nel condannare sia Hera che i suoi partners, come il Comune di Minerbio, che alimentano questo ciclo pernicioso e contrario alla volontà popolare.

Le alternative ci sono, e le abbiamo più volte sottolineate, indicando anche modelli di riferimento a cui però l'Amministrazione non ha voluto ostinatamente dare il minimo accenno di riscontro.

Il binomio Hera – Comune di Minerbio si avvia quindi a perseguire la strada peggiore per quanto riguarda il problema dei rifiuti a Minerbio, proponendo l'acquisto di costosissimi macchinari dedicati, aumenti tariffari, e l'eliminazione di cassonetti, oltre che tutta una serie di farneticanti soluzioni, nebulose e prive di consistenza.

Intanto i camini di Hera proseguono a riversare nell'atmosfera il risultato di quanto viene bruciato (speriamo a temperature inferiori a 900 gradi, pena l'emissione di diossina), nonostante gli allarmi sanitari che da più parti si levano numerosi.

Esprimiamo ancora una volta il nostro dissenso, quindi, per una Amministrazione pubblica incapace e inetta, assuefatta a soluzioni di comodo che vanno contro gli interessi del popolo, nonostante che il primo Cittadino non perda occasione in pubblico, o sui media, per auto incensarsi.

Il PD locale, invece, ha perso un'altra occasione per agire nel giusto, interpretando il ruolo che gli è più confacente : quello di seguace della “falce e martello”, il noto simbolo che è sinonimo di sangue e terrore nel mondo !
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Dissenso

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