Articolo 21 della Costituzione Italiana

Articolo 21 della Costituzione Italiana:
"TUTTI HANNO DIRITTO DI MANIFESTARE LIBERAMENTE IL PROPRIO PENSIERO CON LA PAROLA, CON LO SCRITTO E OGNI ALTRO MEZZO DI DIFFUSIONE. LA STAMPA NON PUO' ESSERE SOGGETTA AD AUTORIZZAZIONI O CENSURE"

domenica 15 aprile 2012

UNIONE TERRE DI PIANURA

A fine marzo, è apparso un articolo sulle pagine de “Il Resto del Carlino”, a firma Matteo Radogna, che evidenziava un fatto che di questi tempi risulta essere semplicemente scandaloso.
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Si tratta dell’aumento di stipendio riconosciuto al Direttore delle “Terre di PianuraMichele Gentilini, che passa da 31.000,00 euro del 2011 a ben 121.860,00 euro attuali.
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La prima domanda che viene spontanea è :
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A cosa è servito aumentare l’emolumento del Direttore fino alla cifra di 121.000,00 euro, soprattutto in un periodo di crisi, in cui le aziende chiudono, i disoccupati aumentano, e l’intera società stessa rischia la bancarotta ?
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La risposta è semplicissima.
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Serve ad alleggerire le tasche dei Cittadini, a tutto vantaggio del burocrate di turno, rigorosamente in perfetta sintonia con il modus operandi dei suoi colleghi politici del cosiddetto Partito Democratico.
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Lo prova il fatto che il Sindaco di Minerbio, Lorenzo Minganti, enfaticamente, si proclama soddisfatto di Gentilini e ne tesse le lodi additandolo come grande risorsa per l’intero territorio.
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Una risorsa che però grava sulle tasche dei Cittadini in maniera esagerata, se consideriamo gli stipendi con cui normalmente deve vivere la maggioranza della popolazione.
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Inoltre, non mi sembra che durante la sua permanenza in carica, il  Direttore si sia scapicollato per risolvere il problema amianto, che letteralmente assedia le Terre di Pianura, soprattutto a Granarolo, nella zona industriale e artigianale.
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E’ anche il suo palese disinteresse verso le barriere architettoniche che abbiamo segnalato a più riprese al suo collega, il Sindaco di Minerbio, senza peraltro che costui ne prendesse atto.
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La popolazione minerbiese attende da anni che si posino le pensiline alle fermate dell’autobus, soprattutto in corrispondenza di quelle in cui le persone sono costrette a sostare sul ciglio della strada, sull’erba, con un fosso alle spalle.
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La scusante che forse il Direttore può accampare è che l’autogoverno delle Comunità locali è sovrano, ma ciò non toglie che la sussidiarietà e l’integrazione tra di loro possa individuare percorsi di realizzazione delle infrastrutture e dei servizi mancanti.
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Altrimenti come si giustificano 120.000,00 euro all’anno per lo stipendio di Gentilini ?
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Ora che il neo Presidente in carica, dal 1° aprile,  è il Sindaco di Minerbio vedremo se la sinergia tra alte cariche dell’Unione porterà a qualcosa di veramente significativo, in termini di utilità per i Cittadini, o se invece tutto rientrerà in una logica sperequativa quale è l’appartenenza ad uno dei cosiddetti “carrozzoni” della politica.
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I rappresentanti dei Partiti si lamentano spesso dei sentimenti di antipolitica espressi dalla popolazione, che prepotentemente rivelano un diffuso dissenso verso i burocrati affamati di privilegi.
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Il nuovo emolumento di Gentilini, non rientra in questa categoria di privilegiati, che nonostante la crisi, fagocitano le risorse economiche popolari ?
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L’Unione di “Terre di Pianura” non appare quindi come l’ennesima struttura messa in piedi dai manipolatori della società, al fine di spartire tra gli accoliti le prerogative più appetibili ?
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Il rapporto tra costi e benefici, alla base di qualsiasi strategia di marketing, non è forse sbilanciato in questa “Unione” che dilapida sostanziose fette della torta a disposizione ?
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Non a caso, due Comuni che in origine facevano parte dell’allegra combriccola, se ne sono poi tirati fuori, evidentemente per motivi sufficienti a desiderare di prendere le distanze da tutto ciò.
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I Comuni che hanno rifiutato di continuare a far parte dell’associazione intercomunale sono quelli di Molinella (16.000 abitanti c.a) e Malalbergo (9.000 abitanti c.a).
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Il disegno politico che è alla base della costituzione di queste forme associative, per quanto riguarda i Comuni del bolognese, tende a valorizzare il ruolo delle istituzioni che, sostituendosi a forme di federalismo, possono ramificare il governo dei territori.
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La Regione Emilia Romagna, a tale scopo, ha stanziato fin dal 2010 ben 11 milioni di euro, con i quali sostenere appunto le Unioni emiliano romagnole.
Tutto ciò ci dà la misura di come l’egemonia politica degli eredi di Togliatti cerchi di estendere i suoi tentacoli capillarmente, con forti sostentamenti economici, e senza che i Cittadini possano interferire in alcun modo.
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La ventilata autonomia dei singoli Comuni, può prescindere dall’utilizzo di risorse economiche rilasciate da un organismo istituzionale che pilota le scelte globali dell’intero territorio ?
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Fino a quando, ancora, i cittadini dovranno sottostare alle performance di coloro che dilaniano l’ambiente, e sottomettono vasti strati di popolazione in uno status di sudditanza non solo ideologica ?
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Ricordiamo le scelte scellerate che nel recente passato hanno permesso agli speculatori di fagocitare i terreni agricoli per costruire centrali fotovoltaiche, a discapito del ruolo tradizionale che l’agricoltura ha svolto finora proprio grazie a quegli stessi terreni.
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La speculazione quindi ha sopraffatto la logica a cui un comportamento da “buon padre di famiglia” avrebbe dovuto tendere, soprattutto in un settore martoriato e in difficoltà esistenziale, come quello dell’agricoltura.
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L’unione Terre di Pianura si è evidentemente estraniata dal combattere questo stato di cose, anzi, come beneficiaria dei contributi regionali si è ben guardata dall’interferire con le politiche regionali che hanno permesso tutto ciò.
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Il grande carrozzone quindi continua il suo percorso, inglobando e fagocitando risorse, così come facevano i vecchi partiti comunisti europei quando, dal 1947 al 1991, ricevevano decine di miliardi delle vecchie lire dai comunisti di Mosca.
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Chissà come sarebbe contento Togliatti, se fosse ancora tra noi !
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Forse, chissà, potrebbe passare lo scettro di numero due del Comintern a Gentilini, visti i presupposti, sempre che il Sindaco di Minerbio non ne rivendicasse lui stesso il diritto.
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Noi semplici Cittadini, intanto, subiamo l’ennesimo oltraggio che i  120.000,00 euro dati al Direttore di “Terre di Pianura” rappresenta, in un contesto surreale, imposto, totalitario, a cui siamo sottoposti.
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Dissenso
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