Articolo 21 della Costituzione Italiana

Articolo 21 della Costituzione Italiana:
"TUTTI HANNO DIRITTO DI MANIFESTARE LIBERAMENTE IL PROPRIO PENSIERO CON LA PAROLA, CON LO SCRITTO E OGNI ALTRO MEZZO DI DIFFUSIONE. LA STAMPA NON PUO' ESSERE SOGGETTA AD AUTORIZZAZIONI O CENSURE"

giovedì 14 giugno 2012

ETERNIT A MINERBIO, VICINO AD UN ASILO NIDO ED UNA SCUOLA MATERNA.

Vogliamo riproporvi un interessante, quanto allarmante articolo tratto da "il fatto quotidiano":

AMIANTO IN OLTRE 2400 EDIFICI SCOLASTICI. OLTRE 30MILA STUDENTI E PROF A RISCHIO.

La stima (in difetto) è dell'Osservatorio nazionale amianto. Tra i vari casi quello di un asilo del Livornese in cui tracce della sostanza cancerogena sono state trovate anche sui grembiulini dei bambini. Intanto a Torino Guariniello ha aperto un'inchiesta sulle decine di casi di mesotelioma tra i docenti della provincia di Torino.amianto interna nuova

In Italia sono ancora oltre 2.400 le scuole con presenza di amianto, dopo 20 anni dalla messa al bando. Le persone coinvolte, secondo l’Osservatorio Nazionale Amianto, sono oltre 30mila: i ragazzi, i docenti, i bidelli, il personale amministrativo. La stima è in difetto, chiarisce l’Ona, che fotografa la situazione drammatica in cui versano gli istituti scolastici. “Questa cifra, già di per sé spaventosa – spiega Ezio Bonanni, presidente dell’osservatorio – è una stima ‘prudente’ e soprattutto non si calcolano i rischi, altrettanto gravi, per le scuole situate vicino ad altri edifici in amianto. La presenza di questo materiale altamente nocivo è distribuita in percentuali più o meno simili tra le regioni italiane”.
“Il 6 giugno è stata presentata un’interrogazione parlamentare in seguito ad una nostra sollecitazione – dichiara Bonanni – evidenziando alcuni esempi drammaticamente emblematici che dimostrano l’estrema gravità della situazione ed anche la totale assenza delle istituzione nella risoluzione dei singoli casi”. Come già abbiamo raccontato sul Fattoquotidiano.it la Iarc (International Agency For Research On Cancer) ha certificato che qualsiasi tipo di amianto è pericoloso e non c’è una soglia al di sotto della quale non ci sia rischio ma in Italia i casi di esposizione all’amianto sono spaventosamente numerosi e particolarmente gravi.
Come la vicenda di una scuola materna di Nibbiaia, una frazione collinare immersa nel verde di Rosignano (in provincia di Livorno) dove, qualche mese fa, è stata rilevata la presenza di amianto nel giardino dell’asilo e perfino nei grembiulini dei bimbi, come accertato dopo un campionamento effettuato nel dicembre 2011 (la scuola poi è stata chiusa). O come l’istituto scolastico religioso “Villa Flaminia”, a Roma, che si trova vicino ai capannoni in eternit di una ex caserma. I genitori degli alunni che frequentano l’istituto hanno denunciato la pericolosità di quasi 25mila metri quadri di cemento-amianto che coprono i fatiscenti capannoni di proprietà dell’Agenzia del demanio. Ad oggi, nonostante siano passati molti anni, nonostante un pronunciamento in merito del Tribunale di Roma, “non risulta che l’amianto sia stato rimosso, in quel sito come in migliaia di altri siti d’Italia” si legge nell’interrogazione parlamentare della senatrice Dorina Bianchi, Pdl (ex Margherita, Pd e Udc), membro dell’Ona. Recentemente, l’Ona ha sollevato anche il problema della presenza di amianto nelle caserme, tra le quali quelle della Guardia di finanza. Un’attenzione particolare quindi “si impone anche per tutelare la salute dei militari, che le stellette non proteggono certo dal cancerogeno amianto” denuncia Bonanni.
Tutto questo mentre il pm Raffaele Guariniello ha avviato delle indagini in ordine a decine di casi di mesotelioma tra i docenti della provincia di Torino e “si può stimare in via prudenziale che ogni anno circa un centinaio di docenti muoiano per colpa dell’amianto nelle scuole”, spiega Bonanni. Di amianto si continua a morire in Italia (circa 5mila vittime l’anno) con patologie terribili che possono sorgere anche dopo 30-40 anni.
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SONO ALCUNI ANNI CHE NOI DEL BLOG STIAMO DENUNCIANDO UNA SITUAZIONE DIREI ALQUANTO ALLARMANTE E PERICOLOSA PER I CITTADINI DI MINERBIO.
ABBIAMO RICHIESTO ED OTTENUTO INCONTRI CON IL SINDACO PER CERCARE DI RISOLVERE IL PROBLEMA ETERNIT, CON L'UNICO RISULTATO DI SENTIRCI DIRE DAL VOSTRO "LUNGIMIRANTE" PRIMO CITTADINO CHE "A MINERBIO IL PROBLEMA ETERNIT NON ESISTE". (CLICCA QUI)
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ABBIAMO FATTO ESPOSTI ALL' USL DI ZONA PER SEGNALARE LA PRESENZA DEL PERICOLOSO MANUFATTO IN PAESE, IN COMUNE, VICINO A DEGLI ASILI (NIDO E MATERNA) E NELLA ZONA INDUSTRIALE. (CLICCA QUI)
ABBIAMO SOSTITUITO IL COMUNE (GIA'! PERCHE IL SINDACO SI E' BEN GUARDATO DAL PUBBLICIZZARE QUESTA INIZIATIVA REGIONALE) INFORMANDO I CITTADINI DELLA POSSIBILITA' DI ACCEDERE AI FONDI DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA STANZIATI PER SMALTIRE L'ETERNIT ED INSTALLARE IMPIANTI FOTOVOLTAICI. (CLICCA QUI)
SIAMO STATI ADDITATI COME DEI FOMENTATORI, DEGLI ALLARMISTI, E DALLE OPPOSIZIONI ABBIAMO RICEVUTO IL CONSIGLIO DI STARE ZITTI PER NON PERDERE EVENTUALI FUTURI VOTI (voti di coloro che avevano in casa lo scomodo e mortale materiale) PERDENDO IL LORO APPOGGIO IN CONSIGLIO COMUNALE, LE OPPOSIZIONI (LA LISTA CIVICA "CITTADINI DI MINERBIO PER MINERBIO" IN PARTICOLARE) SI SONO VOLUTE SMARCARE DA UNA SITUAZIONE CHE A LORO AVVISO AVREBBE POTUTO FARGLI PERDERE FUTURI CONSENSI (poverini! che tristezza!).
ABBIAMO DENUNCIATO UNA SITUAZIONE POTENZIALMENTE ESPLOSIVA CHE POTREBBE VERIFICARSI PROPRIO IN CORRISPONDENZA DI UN ASILO NIDO ED UNA SCUOLA MATERNA, DOCUMENTANDOLA CON FOTO ED ARTICOLI CHE AVREBBERO FATTO ACCAPONARE LA PELLE A QUALSIASI PERSONA SANA DI MENTE. (CLICCA QUI)

NONOSTANTE TUTTO E TUTTI, NOI CONTINUIAMO E ANDIAMO AVANTI PER LA NOSTRA STRADA PERSISTENDO NEI NOSTRI OBIETTIVI LOTTANDO PER IL BENE DEI NOSTRI FIGLI, SENZA SCENDERE A COMPROMESSI, COME ORMAI, IN POLITICA, FANNO TUTTI (COMPRESO QUI A MINERBIO).
PERTANTO SIAMO DI NUOVO QUI A CHIEDERE CHE VENGANO DEFINITIVAMENTE  SMALTITE, ELIMINATE, QUELLE GIGANTESCHE COPERTURE IN ETERNIT ACCANTO AGLI ASILI.
SIAMO QUI A CHIEDERE CHE L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE SI FACCIA CARICO DEL PROBLEMA COSI' COME HA FATTO PER GLI SPOGLIATOI DEL CAMPO DA CALCIO DI CA' DE FABBRI DA NOI SEGNALATI E DEUNCIATI ALL' USL E AL COMUNE.
NON VOGLIAMO CHE ANCHE QUI A MINERBIO VENGANO TROVATE TRACCE DI AMIANTO SUI VESTITINI DEI NOSTRI FIGLI O NEI GIARDINI DEGLI ASILI DOVE GIOCANO I NOSTRI BAMBINI.
NEL DISPERATO CASO VENGANO TROVATE TRACCE DI AMIANTO IN PROSSIMITA' DELL'ASILO O PEGGIO ANCORA SUI VESTITINI DEI NOSTRI FIGLI, E DOPO LE NOSTRE NUMEROSISSIME SEGNALAZIONI AL SINDACO E ALLA SUA GIUNTA, CHI SARA' RITENUTO RESPONSABILE PER L'EVENTUALE CONTAMINAZIONE DAL MORTALE MATERIALE?
IL SINDACO?
I SUOI ASSESSORI?
LA GIUNTA INTERA?
E' ORA DI SMETTERLA DI NASCONDERE LA TESTA SOTTO LA SABBIA E DI GIOCARE ALLO SCARICA BARILE.
SINDACO! 
LA MASSIMA AUTORITA' PER LA SALUTE E LA SICUREZZA DEI CITTADINI E' LEI! 
E' PRONTO A PAGARE PER LA SUA INEFFICENZA E SUPERFICIALITA'?
VOGLIAMO RISPOSTE CHIARE ED ESAURIENTI.
VOGLIAMO RASSICURAZIONI.
VOGLIAMO CHE L'ETERNIT ACCANTO AGLI ASILI VENGA PRESTO, MOLTO PRESTO, ELIMINATO.
CI RIVOLGIAMO ANCHE A QUELLE PERSONE CHE HANNO ANCORA IL CORAGGIO DI DEFINIRSI OPPOSIZIONI NONOSTANTE IL LORO SILENZIO, PER FARSI UNA VOLTA PER TUTTE CARICO DEL PROBLEMA, PRENDENDO CORAGGIO E SCENDENDO IN CAMPO ASSIEME A NOI PER CERCARE DI RISOLVERLO DEFINITIVAMENTE UNA VOLTA PER TUTTE.



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