Articolo 21 della Costituzione Italiana

Articolo 21 della Costituzione Italiana:
"TUTTI HANNO DIRITTO DI MANIFESTARE LIBERAMENTE IL PROPRIO PENSIERO CON LA PAROLA, CON LO SCRITTO E OGNI ALTRO MEZZO DI DIFFUSIONE. LA STAMPA NON PUO' ESSERE SOGGETTA AD AUTORIZZAZIONI O CENSURE"

sabato 3 novembre 2012

PRIMA IL SUD.

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Nei manifesti di propaganda della Lega troneggia da tempo una frase che non ci trova per nulla consenzienti, e che recita: prima il Nord !
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Considerare il Sud dell’Italia come obiettivo da relegare in secondo piano, subordinandone le esigenze a scelte che privilegino il Nord, mi sembra quanto meno oltraggioso, oltre che poco intelligente.
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E’ una forma di vergognoso razzismo diretto a tutti coloro che appartengono alla nostra stessa etnia, ma che dimorano più a sud di noi, come se ciò fosse motivo sufficiente a discriminarli.
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Faccio notare che se invece ci fossimo preoccupati di distribuire ricchezza anche al sud, oggi ne trarremmo tutti quanti maggiori benefici, in termini di lavoro, di equità sociale, di cultura, di benessere, e anche di civiltà.
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Abbiamo lasciato per anni i nostri confratelli meridionali in balia della mafia e della ‘ndrangheta, o della camorra, complici tutti quei politici che si sono arricchiti grazie alla loro collusione con il malaffare e la malavita organizzata.
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Ora la Lega vorrebbe privilegiare il Nord, come se facendolo, ignorando quindi le necessità del sud dell’Italia, si facesse un’opera di giustizia doverosa e necessaria.
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E’ proprio grazie a ragionamenti perversi come questi che il divario nord - sud è cresciuto in maniera
esponenziale nel corso del tempo, obbligando chiunque volesse avvalersi del diritto di lavorare e di “mettere su famiglia”, al sud, ad emigrare verso i territori del nord.
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Lo Stato è assente al sud da troppi decenni, e ora, invece di porvi rimedio si continua a proclamare : “prima il nord”.
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Evidentemente la miopia politica di chi propugna questa tesi è pari solo alla smisurata arroganza con cui tenta di arrogarsi il diritto di precedenza per quanto riguarda l’assegnazione di benefici o di risorse in Italia.
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Motivo?
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Forse costoro pensano che al nord dell’Italia la gestione pubblica e privata della società si sviluppi entro percorsi di indubbia onestà ?
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Forse che chi nasce al nord ha diritto che gli sia riconosciuta una superiorità di stampo quasi divino, soprannaturale, come si usava al tempo dei re e degli imperatori ?
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Le nostalgie secessioniste appaiono chiaramente sterili e fini a se stesse, offensive e da rifiutare, e controproducenti per la civiltà dello stesso nord.
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I politici del Nord pare non siano stati esenti da scandali, interpretando ruoli in cui il malaffare ha regnato sovrano, e ingrossando le schiere degli indagati dalla magistratura.
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Anzi, è proprio grazie a costoro che i delicati equilibri che dovrebbero reggere i cardini dell’incedere civile sono stati compromessi, a volte in maniera irrimediabile.
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L’immigrazione interna che per decenni ha movimentato schiere di lavoratori e di famiglie dal sud al nord, ha costituito invece una vera e propria risorsa per le aziende del settentrione e un bene collettivo per l’intera società, contribuendo però a impoverire sempre di più l’Italia meridionale.
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Prima il Nord” …
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Ricordo a tutti che noi italiani siamo il sud dell’Europa… e allora chiedo a coloro che si sentono superiori ad altri per il solo motivo di essere nati a Milano o a Torino :
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Prima il nord ?
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Prima la Germania, la Francia, il Belgio, ecc…?
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O ci devono essere due pesi e due misure, considerando valida la proposizione solo per l’Italia ?
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Noi del blog ci schieriamo decisamente e con spirito di fratellanza con tutte quelle persone che costituiscono il popolo meridionale italiano, compresi coloro che per sopravvivere sono stati costretti a lasciare i loro territori per cercare lavoro e fortuna qua da noi.
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Ribadiamo con forza che l’Italia è una e indivisibile, e che per la sua unità si sono immolati da eroi i nostri progenitori, in nome del tricolore.
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Grande rispetto, dunque, per la nostra Bandiera e per l’Italia, senza distinzioni tra nord e sud, e un doveroso plauso ai martiri grazie ai quali possiamo oggi definirci una vera Nazione : l’Italia.
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Dissenso
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Christian B.
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