Articolo 21 della Costituzione Italiana

Articolo 21 della Costituzione Italiana:
"TUTTI HANNO DIRITTO DI MANIFESTARE LIBERAMENTE IL PROPRIO PENSIERO CON LA PAROLA, CON LO SCRITTO E OGNI ALTRO MEZZO DI DIFFUSIONE. LA STAMPA NON PUO' ESSERE SOGGETTA AD AUTORIZZAZIONI O CENSURE"

sabato 4 gennaio 2014

Il M5s di Bologna perde un altro pezzo: autosospeso consigliere di quartiere.

Michele Onofri, eletto al Navile, ha deciso di sospendersi dall'incarico. 

E' l'ennesima defezione a Grillo sotto le due torri.

BOLOGNA - La lettera inizia nella maniera più classica, "Caro Beppe", e prosegue con un lungo elenco di disillusioni a cinque stelle. 

A firmarla è Michele Onofri, consigliere di quartiere grillino, da tempo in polemica con la direzione ufficiale del m5s a Bologna, capitanata dal fedelissimo di Grillo Max Bugani.

"Il tuo ruolo - dice Onofri rivolgendosi a Grillo -  era quello di megafono dei cittadini". 

Una volta arrivati in Parlamento però, è cambiato tutto:

"Alcune posizioni controverse espresse sul nostro blog Beppegrillo.it, a volte anche con post non firmati, sono state attribuite a te e di conseguenza a tutti noi che abbiamo messo il cuore e la faccia in questo grande progetto politico". 

La defezione di Onofri è l'ennesima sotto le Due Torri, terra degli epurati Giovanni Favia e Federica Salsi, nonché della senatrice ribelle Adele Gambaro. 

Una spaccatura, quella del Movimento di Bologna, che dura da mesi e che si è cristallizzata anche nella creazione di un doppio meetup: uno ortodosso e uno ribelle. 

Onofri, che militava nel secondo, ha ora scelto di fare un passo indietro: resterà in quartiere ma rinuncerà al simbolo del m5s. 

"E' normale che in un movimento cosi' grande ci siano diverse sensibilità - scrive -  ma in ogni caso di fronte alle persone che mi hanno votato, ai cittadini del mio quartiere e agli attivisti dell'assembleadi Bologna del Movimento Cinque Stelle ho sottoscritto dei principi e degli impegni molto chiari.

Se qualcuno di questi princìpi non è più al centro del simbolo di cui sei il legittimo titolare, io sono pronto sin da subito ad autosospendermi dal mio ruolo di consigliere di quartiere rinunciando all'utilizzo del simbolo". 

Firmato: "Un caro saluto Michele Onofri, piccolo consigliere di Bologna". 

Come commentare l'ennesimo articolo che descrive le ormai consuete defezioni dal movimento 5 stelle a Bologna, se non appoggiando coloro che hanno avuto il coraggio di dire apertamente come stanno le cose sotto le due Torri? 

Anche noi, che scriviamo su questo blog, fummo vittime del  tentativo di censura per aver espresso un nostro libero pensiero. (LEGGI LA NOSTRA STORIA)



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